Madonna Castello

Il Santuario della Madonna del Castello, costruito sul crinale del monte omonimo a poca distanza dalla Parrocchiale custodisce all’interno una preziosa Via Crucis ed alcuni singolari Ex voto.

L’antichità e quindi la necessità di restauri da una parte, l’attaccamento dei Gandossesi al loro santuario e una costante collaborazione della gente dall’altra, hanno fatto sì che nel corso degli anni più volte si lavorasse e si intervenisse per restituire onore e bellezza a questo gioiello di storia, di arte, di tradizione, di fede: scorrendo la cronologia del Santuario, di seguito riportata, si riscontra che dal suo sorgere ad oggi sono numerosissimi gli interventi per abbellire, per arricchire di dotazioni o per restaurare le varie parti della Madonna del Castello.

L’ultimo intervento, sotto la regia del Parroco Don Luciano Epis, ha riguardato praticamente tutto l’interno: dal restauro della Via Crucis (grazie alla collaborazione della Comunità Montana e dell’Amministrazione Comunale) e delle panche, alla tinteggiatura e rifacimento dell’impiantistica, al restauro dell'affresco della Madonna e della Sacrestia, delle tavolette ex voto.

 

STORIA

Dalle visite pastorali dei Vescovi di Bergamo risulta esistente una cappelletta della B. V. del Castello già dal 1590. Nella Visita Pastorale di Gregorio Barbarigo a Calepio nel 1659 si dice che a Gandosso c’è un Oratorio della Annunciata (quella che sarà la futura Chiesa Parrocchiale) e un altro Oratorio detto “La Chiesa Nuova”: dal confronto con altri documenti dell’epoca si deduce che questa Chiesa Nuova è proprio la Madonna del Castello.

Nel 1666 per un decreto del Vescovo Giustiniani la Chiesa Nuova viene detta anche Oratorio della Presentazione della B. Vergine Maria. Dal 1692 si festeggia il giorno del Nome di Maria.

Il Parroco Piccioli nel 1692 scrive: “Un Oratorio eretto dalla devozione del popolo PER OCCASIONE DI UNA IMMAGINE DELLA BEATA VERGINE MIRACOLOSA come dicono. Nel quale si soleva solennizzare la festa il lunedì di Pentecoste e si supplica per la deputazione delle terre col nome di Maria”.

Oltre che la pietà popolare, ad attestare la miracolosità di tale Madonna, ci sono alcuni ex voto antichi e molti quadretti con “Grazia Ricevuta”.


EX VOTO E GRAZIE RICEVUTE

Testimonianza di una devozione secolare alla Madonna del Castello. Si sapeva dell’esistenza di questi ex voto e di questi cuoricini di grazie ricevute. I quadretti degli ex voto, ricordano gli anziani, fino agli anni ’40 erano appesi alle pareti. Il Vescovo Mons. Bernareggi ne dispose la rimozione, però con l’impegno a conservarli come testimonianza. Fu don Luigi Nodari al suo arrivo a Gandosso a riscoprire nei banconi della chiesa questi quadretti. Alcuni cuoricini “per Grazia Ricevuta” rimasero alle pareti fino agli anni novanta. Poi finirono anch’essi nei cassetti.

In occasione degli ultimi restauri questo autentico tesoro è ritornato alla ribalta e si è pensato bene di restituire valore, dignità e importanza ai quadretti, tavole, cuoricini che sono la testimonianza di una devozione e di una riconoscenza alla Madonna del Castello da parte dei Gandossesi che si protrae per secoli.


ARTE

Forse l’Architetto della Chiesa è il Bernardino Fedreghini (1600) nativo di Predore.

La Chiesa è arricchita da pregevoli quadri su tela della Via Crucis eseguiti nella metà del ‘700 (1757?), probabilmente dal pittore Enrico Albricci (Vilminore di Scalve 1714 – Bergamo 1775). Appunti precedenti trovati in archivio ascrivono le tele al Pittore Baglioni. L’Altare è di scuola fantoniana.

Il centro del santuario è l’affresco della B.V. Maria di autore ignoto (forse Spina, citato nei documenti come un pittore che ha lavorato alla Madonna del Castello). Vi è raffigurata la Madonna col Bambino tra i santi Carlo Borromeo, Arcivescovo di Milano, e S. Benedetto da una parte e S. Caterina d’Alessandria e un indeterminato personaggio (un religioso?) dall’altra.

 

PREGHIERA ALLA MADONNA DEL CASTELLO  
Immaginetta

Beata Vergine Maria,
dall’alto del Santuario del Castello guardi e vegli sulla gente di Gandosso.

Madri, padri, giovani, adulti, anziani, famiglie sono venute a Te nei momenti di gioia e di tribolazione per invocare il tuo aiuto e la tua grazia. In tante occasioni, o Vergine,Tu hai ascoltato le invocazioni di questa gente semplice e umile, che ha riconosciuto con fede le tue grazie e il tuo amore.

Uniti alla Chiesa Universale che in ogni luogo invoca e venera la tua Maternità, davanti alla Tua Immagine rinnoviamo la nostra fiducia in Te e ti invochiamo con la stessa devozione dei nostri progenitori: fa’ che, sul tuo esempio, sappiamo fare la volontà del tuo Figlio Gesù. Tu vedi ogni giorno le gioie e le sofferenze delle nostre case: per la tua intercessione ci liberi il Tuo Figlio Gesù da ogni male spirituale, fisico e morale.

E fa che un giorno in Cielo possiamo cantare con Te, con tutti i nostri cari e con tutta la Chiesa Universale le lodi eterne del Tuo Divin Figlio. Amen.

(Tre Ave Maria)

 

Gandosso, agosto 2003 

PARROCCHIA ANNUNCIAZIONE B.V. MARIA
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